Era il 1971 quando anche a Redipuglia, improvvisa ed irrefrenabile, scoppio’ la
“Voglia di Baseball”
I Rangers, in America, avevano il compito di difendere il territorio e la natura. Ed allora: RANGERS si chiamino questi primi, commoventi, pionieri del Baseball redipugliese.
Gli inizi, come tutti gli inizi che si rispettino, furono caratterizzati dal “Self Made Way of Baseball”, il “Fai da Te” del Batti e Corri. Atleti e materiali di fortuna (la protezione del ricevitore, ad esempio, consisteva in una funzionalissima … ruota di bicicletta), ma una passione autentica, interiore, l’entusiasmo piu’ genuino, la grinta dei 15 anni.
L’anno dopo, nel 1972, dalle nebbie dell’anonimato ecco delinearsi una silhouette dai contorni piu’ marcati e precisi: i Rangers cominciano a far parlare di se’ conquistando il terzo posto nel campionato regionale Juniores, giocando sul loro primo diamante ricavato dal campo di calcio parrocchiale.
Sempre allora la societa’ redipugliese classifica il nove che partecipa ai giochi della gioventu’ al secondo posto. Sono le prime avvisaglie della prolificita’ e della bonta’ di un vivaio che da allora non ha mai smesso di sfornare baseballers di prim’ordine.
L’anno della maggiore eta’ e’ il 1973, quando i rossoblu’ redipugliesi partecipano per la prima volta ad un campionato seniores: la serie D. E’ subito gloria con la conquista della seconda piazza, mentre i babies non mollano ed irrobustiscono la loro recente fama con il terzo gradino nella categoria addestramento allievi.
E’ di questi anni lo sforzo massimo di tutto l’ambiente del baseball per una promozione su vasta scala di questo sport: ai tornei che vengono organizzati annualmente la partecipazione dei Rangers e’ ormai cosa scontata. Si fa esperienza, si confrontano i livelli di preparazione, i metodi di conduzione della squadra, in poche parole si cresce.
Ed i tornei sono, nel 1974, l’unica possibilita’ di cimentarsi per i “grandi” del sodalizio redipugliese. La mancata iscrizione al campionato nazionale di categoria, infatti, costringe i Rangers a giostrare sulle basi solo in occasione di alcuni tornei, ottenendo comunque ottimi piazzamenti sia nella categoria seniores sia in quella ragazzi.
Il desiderio di emergere, di sentirsi parte integrante del variopinto mondo del batti e corri, e’ comunque la molla decisiva che spinge i dirigenti redipugliesi ad organizzare, in questo stesso 1974, la prima edizione del “Trofeo Rangers”. Un rito che oggi, a tanti anni di distanza, e’ ancora una tradizione consolidata.
Nel 1975 i Rangers si iscrivono al campionato nazionale di Serie C. Il ciclone rossoblu’ stritola tutto e tutti, e la squadra vince per la prima volta un titolo: si va ai play off dove i redipugliesi pagano un doloroso scotto in esperienza. In un drammatico finale cedono di misura e devono accontentarsi del secondo posto. Posizione che si aggiudica anche la formazione allievi. Il secondo “Trofeo Rangers” va finalmente alla squadra di casa. E’ il primo alloro in una manifestazione amichevole, prologo di futuri e sempre entusiasmanti successi.
Il 1975 e’ comunque anche l’anno della rivoluzione in seno al direttivo che, da allora, avra’ durata biennale e contera’ 7 membri anziche’ i 14 precedenti.
Nel 1976 il nove redipugliese vince il campionato di Serie C. Ai play off e’ ancora un secondo posto: quasi una maledizione. La delusione, comunque, e’ mitigata dalla possibilita’ di aver potuto usufruire del nuovo diamante di via III Armata, un impianto che ancora oggi, e con grande dignita’, ospita le partite dei redipugliesi.
Nel frattempo il vivaio rossoblu’ continua ad esprimere talenti di prim’ordine.
Il 1977 e’ l’anno nel quale si lavora per impostare la squadra che l’anno successivo, il 1978 appunto, ottiene la tanto agognata promozione in Serie B.
Quel 1978 vide pure l’affermazione degli allievi che solo lo spareggio regionale privo’ della gioia d’una finale nazionale.
Nel 1979 e’ la serie B. Per l’occasione l’Amministrazione comunale contribuisce in maniera concreta all’ultimazione dei lavori per il completamento del campo da gioco: un’esigenza improrogabile vista la caratura ormai superiore dei Rangers. La salvezza, obiettivo principale del nove rossoblu’, si trasforma in un prestigioso secondo posto.
Ed a questo successo si aggiungono i primi posti regionali dei Ragazzi e degli Juniores.
Il secondo posto ottenuto nel 1979 viene bissato anche nel 1980, mentre cresce la personalita’ del vivaio redipugliese.
Contrariamente a quanto accade solitamente nei matrimoni degni di questo nome, la crisi, per il Baseball di Redipuglia, avviene al decimo anno: nel 1981, appunto. Il torneo di Serie B registra le prime delusioni in casa dei Rangers e solamente uno spareggio a tre consente di ottenere la salvezza.
E’ un’annata davvero negativa che solamente i brillanti risultati ottenuti dagli Juniores (vincitori del titolo regionale ma sconfitti per un sol punto nello spareggio nazionale) riesce a mitigare.
E’ una lezione che i dirigenti mettono a buon frutto, premurandosi, l’anno 1982, di rinforzare la squadra con elementi di provata esperienza. Il terzo posto assoluto decreta la raggiunta maturita’ dei Rangers.
Cose in grande stile, invece, per quanto riguarda il 1983: la squadra viene rinforzata con diversi elementi di comprovata qualita’. E’ un anno di transizione ed i tanti arrivi rivoluzionano quasi del tutto la squadra che si piazza a meta’ classifica. Juniores ed Allievi, intanto, sono sempre ai vertici delle rispettive categorie.
Il 1984 vede la squadra redipugliese regalare ai propri tifosi un secondo posto assoluto in serie B meritandosi un articolo sul mensile “Tutto Baseball e Softball” che titolava: “SE POSSIAMO FARE UN PARAGONE, I RANGERS DI REDIPUGLIA SONO IL NETTUNO DELLA SERIE B: CORIACEI, DURI, NON MOLLANO MAI”.
In un torneo durissimo, giocato con la formula del doppio incontro, i Rangers trovano modo di mettere in luce tutto il loro potenziale tecnico. E’ un anno intenso per il nove redipugliese, ricco di tanti sorrisi.
Le giornate iniziali del 1985, contraddistinte da una serie di divisioni della posta nei due incontri, evidenziano un’altalenanza di rendimento che impedisce ai redipugliesi l’abbandono delle posizioni di centro classifica. Ad alcuni risultati eclatanti fanno riscontro alcune impreviste sconfitte, ma il livello tecnico della squadra e’ comunque molto elevato. Note esaltanti invece arrivano dal campionato Juniores deve i Rangers si aggiudicano il titolo regionale al termine di un campionato durissimo. Il concentramento di Torino, pero’, riserva solamente un quinto posto alla squadra redipugliese.
La rivoluzione avvenuta a livello federale nel 1986, quando vengono cancellate A1 ed A2, costringe i Rangers ad iscriversi al campionato di Serie C1 (ex Serie B): si gioca con la formula dei gironi, andata e ritorno, a nove squadre con il ripristino dei nove innings. La societa’ e’ ormai pronta al salto di categoria. Quello del 1986 e’ un campionato che conferma in pieno tutte le attese e speranze dei sostenitori locali. La squadra gira a dovere, pungente in attacco e solida in difesa. I Rangers dominano incontrastati la fase regolare. Ai play off sfuma la promozione per un soffio, forse gravati da troppa responsabilita’
Il 1987 e’ l’anno magico per la societa’ che schiera una formazione Seniores, una Juniores ed una Ragazzi. E finalmente, dopo tanti batti e ribatti, il sogno s’avvera. I rossoblu’ dopo quattro anni di inutili rincorsa si aggiudicano la promozione in Serie B. L’ambiente e’ alle stelle. Telegrammi e lettere di felicitazioni arrivano da ogni parte. Ma accanto ai brindisi ed ai tappi di spumante che saltano, il pensiero dei dirigenti va alla stagione 1988.
Il campionato si presenta ben piu’ oneroso ed il diamante di Redipuglia dovra’ necessariamente essere adeguato. Trascorso l’inverno e finito il “letargo” i Rangers si presentano al via di un’altra stagione con una squadra Seniores e due nove iscritti ai tornei Cadetti e Ragazzi.
Tutto sommato l’annata si chiude positivamente per i colori rossoblu’: il team maggiore si aggiudica un ottimo quarto posto, concedendosi anche il lusso di aggiudicarsi la quindicesima edizione del mitico “Torneo Rangers”.
La stagione 1989 e’ contraddistinta da alti e bassi, da polemiche e buoni risultati e si conclude con un penultimo posto.
Il 1990 e’ l’anno della grande delusione. Lo squadrone dei Rangers sfiora i play off per la Serie A, concludendo poi la stagione in Coppa Italia contro i neo Campioni d’Europa della World Vision Parma, giocandosela alla pari fino a meta’ gara.
Nel 1991 i play off sfuggono nuovamente di mano per un nonnulla, conferma comunque che i rossoblu’ sono piu’ che una realta’.
Il 1992 chiude un fantastico lustro in Serie B, con la societa’ che si autoretrocede per motivi economici.
Il 1993 vede nuovamente i redipugliesi al via del campionato di Serie C1, con un discreto risultato.
Il 1994 segna la riscossa dei Rangers che vincono il campionato ed i play off per la Serie B, ma devono nuovamente rinunciare per colpa del vil denaro.
Quindi ancora C1, dove rimane anche nelle stagioni 1995, 1996, 1997 e 1998.
Pero’ proprio il 1998 segna la nuova svolta, e come l’Araba Fenice i Rangers risorgono. Viene eletto un nuovo direttivo il quale porta nuova linfa alla societa’. La squadra conduce un esaltante testa a testa con il Ponzano per la promozione in B, e solo nelle ultime giornate perde il treno per i play off. Ma il secondo posto apre la via per il ripescaggio che, dopo 6 anni, riporta i Rangers in Serie B.
Nel 2000 la grande promozione in A2, dopo una stagione dominata. In finale le vittime di turno sono i Redkins di Imola.
La stagione 2001 vede i Rangers per la prima volta in serie A. La squadra si segnala come l’attacco piu’ micidiale del campionato, come sempre del resto per le squadre di questa parte della Venezia Giulia. Purtroppo la mancanza di lanciatori condanna i Rangers alla retrocessione.
Nel 2002 pero’ i Rangers vengono ripescati e si ripresentano al via nella serie cadetta, per un altro anno di serie A2. L’epilogo è il medesimo dell’anno prima, soprattutto a causa di un disastroso girone di andata (1 su 21). Una fase di ritorno con 11 vittorie su 22 partite non è sufficiente per raggiungere la salvezza.
Il 2003 è stato un anno di transizione, dopo 2 stagioni in Serie A2 ed un cambio al vertice societario.
La squadra Seniores, guidata da Diosdado ‘Yayo’ Pantoja, si è posizionata a metà classifica in Serie B, mentre le grandi soddisfazioni sono arrivate dal settore giovanile dove, per la prima volta, la società si è presentata con tre formazioni: Allievi, Ragazzi e Minibaseball.
Proprio dalle giovanili è arrivato il Titolo Regionale Categoria Ragazzi.
Grazie anche a questi successi sono iniziati i lavori di realizzazione del nuovo diamante per le giovanili, realizzato anche accorciando a destra il campo maggiore.
Il 2004 è un anno ricco di soddisfazioni.
La formazione maggiore, con l’arrivo di Andrea Cossar sul monte, i ritorni di Paolo Da Re, Ivan Cechet, Enrico Cecotti, Maximiliano Gobet, è protagonista in serie B. Una stagione vissuta testa a testa con il Ponte di Piave, stagione che si conclude con i Rangers primi nel girone.
Nei play off, dopo una prima sconfitta dovuta soprattutto a molte assenze, i Rangers si impongono nettamente su un ottimo Sanremo e raggiungono l’obiettivo prefissato: il ritorno in A2.
Ricca di soddisfazioni anche l’attività nelle categorie giovanili. In particolare i Rangers si fregiano del Titolo Regionale Categoria Allievi e della Coppa Regione Categoria Allievi.
La stagione 2005 si puo’ considerare storica in quanto ha visto i Rangers ottenere una brillante salvezza nel prestigioso e difficile Campionato di Serie A2, conquistando un prestigioso settimo posto, grazie anche all’apporto eccezionale del brasiliano Tiago Felipe Da Silva, lo straniero dei Rangers, un interbase di livello assoluto.
La squadra maggiore e’ ancora affidata al cubano Diosdado ‘Yayo’ Pantoja, coadiuvato da Danilo Zanette.
Il 2005 e’ un anno storico anche perche’ vede l’innaugurazione del nuovo diamante Ragazzi, costruito dai volontari dei Rangers dietro l’esterno destro del campo principale. Una struttura necessaria per il continuo aumento dell’attivita’ delle giovanili.
Il 2006 è l’anno d’oro dei Rangers che si affermano come la squadra leader dell’intero Triveneto.
L’11 giugno 2006 è una data che resterà per sempre scolpita negli annali dei Rangers, con la prestigiosa vittoria della Coppa Italia di A2.
Ma l’intera stagione dei Rangers, sempre affidati a Diosdado Pantoya (con Frank Pantoja, Danilo Zanette e Domenico Taddeo) è incredibile, con un secondo posto nel girone B di A2 che vale i play off. Play off che vedono il successo dell’Avigliana per 3 gare ad 1, Avigliana che poi sarà la squadra promossa in A1.
Ma i successi arrivano anche dalle giovanili, con i Rangers che schierano il numero record di 6 formazioni: prebaseball, ragazzi A, ragazzi B, Allievi, Cadetti, Under 21.
L’under 21 domina la fase regionale, rimanendo imbattuta. Purtroppo la fase finale corrisponde con i play off di A2, il che priva l’under 21 di 5 titolari e tarpa le ali in una possibile corsa al titolo.
Due le vittorie in Coppa Regione, quella Ragazzi e quella Cadetti.
Il 2007 resterà per sempre nella memoria dei Rangers protagonisti di una stagione incredibile, culminata con la storica vittoria della Serie A2 e la promozione nell’esclusivo club delle prime 8 squadre d’Italia, la Serie A1.
Sempre affidati a Diosdado Pantoja con Frank Pantoja, Danilo Zanette e Domenico Taddeo, i Rangers per la prima volta hanno un oriundo nelle proprie file, il venezuelano Jesus Medina. Da Avigliana arriva lo straniero (dominicano) Jordano ‘El Tigre’ Collado.
I Rangers disputano un campionato di vertice, vincendo il Girone A all’ultima giornata sconfiggendo per due volte quella che era la capolista, il Collecchio.
Ai Play Off i Rangers devono sudare parecchio per avere ragione, in 5 gare, di un grande Rosemar Grosseto. Poi in finale invece bastano 3 gare per avere ragione del Modena e festeggiare la storica promozione.
Le soddisfazioni non arrivano però solo dal campionato. La squadra Seniores per il secondo anno si qualifica per la Final Four di Coppa Italia, pur non riuscendo a bissare il successo.
Nelle giovanili la formazione Under 21 si aggiudica nuovamente il titolo regionale. I Ragazzi si aggiudicano la Coppa Regione di categoria mentre a livello nazionale riescono ad arrivare sino agli ottavi di finale.
Il 2008 è l’anno della grande consacrazione dei Rangers, che entrano nell’Olimpo delle 8 Grandi della Italian Baseball League. Ormai il Baseball nelle Tre Venezie è sinonimo di Rangers.
I Rangers affrontano la grande avventura senza però snaturare il proprio volto, senza scardinare il bilancio per ricercare una salvezza impegnativa. Ne deriva una stagione che, se sul campo prevedibilmente non regala molte vittorie, è esaltante, confrontandosi ad armi pari con le squadre più blasonate del paese. E l’inizio è subito prestigioso, con i Rangers impegnati nell’Opening Game in quel di Grosseto, il primo dei due passaggi live su Rai Sport. Alla fine saranno due le storiche vittorie in A1, ma rimarrà l’orgoglio di aver giocato con formazioni come Nettuno, Parma, Rimini o Grosseto.
Ottimo campionato per la formazione Under 21 che, a dimostrazione della bontà del vivaio giuliano, chiude la stagione con un altisonante sesto posto, con 8 vittorie e 19 sconfitte.
Nel 2009 la squadra seniores ha partecipato al campionato di Serie A2 con l’obiettivo di iniziare un cambiamento generazionale dando spazio ai giovani talenti del vivaio di casa Rangers. Per quanto riguarda il settore giovanile da sottolineare il titolo regionale ottenuto dalla formazione ragazzi, ma anche le soddisfazioni che questo importantissimo settore ha continuato a dare alla societa’, ricambiando cosi’ l’impegno che il sodalizio redipugliese riversa nei giovani. Ed infatti anche in quest’anno i Rangers sono riusciti a mettere in campo una nutrita schiera di formazioni giovanili: una del mini-baseball, due formazioni ragazzi, una allievi, una cadetti ed una under 21.
Il 2010 vede la squadra maggiore impegnata nel massimo campionato federale, la Serie A. Una stagione positiva, con la squadra affidata a Paolo Da Re che disputa un campionato da metà classifica, dando la possibilità di giocare a numerosi giocatori under 21 ed offrendo l’opportunità ad alcuni giovani di 15/16 anni di esordire in Serie A.
Per quanto riguarda le giovanili da segnalare il titolo regionale e la Coppa Regione conquistati dalla formazione Cadetti anche grazie alla collaborazione con i Tigers di Cervignano. Formazione, quella Cadetti, che poi è arrivata fino alla finale a tre per il Titolo Italiano.
Nel complesso una stagione più che positiva anche per le formazioni Ragazzi, Allievi ed Under 21.
Il 2011 è un anno ricco di grandi soddisfazioni per i Rangers, che in Serie A conquistano i Play Off per il Titolo Italiano e vincono per la seconda volta la Coppa Italia di categoria.
Grandi soddisfazioni arrivano anche dal settore giovanile, con due titoli regionali conquistati dai Cadetti e dagli Under 21. Molto bene anche Ragazzi ed Allievi, sempre protagonisti nei rispettivi campionati e nei tanti tornei ai quali hanno partecipato. Il 2011 poi è l’anno che vede l’innaugurazione del nuovo tabellone elettronico sul diamante di Redipuglia.