I Rangers di Redipuglia tornano da Grosseto senza piu’ il primato in classifica, ma comunque la spartizione della posta e’ un risultato soddisfacente, tenuto anche conto dell’assenza di due pedine fondamentali dell’attacco quali Thomas Berin ed Enrico Cecotti.
I Rangers perdono Gara 1 contro un ottimo Alessandro Colaceci. Il pitcher nettunese concede piu’ o meno le stesse valide del duo Zorzenon-Tamaro, ma i grossetani mettono a segno ben 3 tripli e due doppi, mentre i giuliani registrano solo singoli.
Redipuglia si rifa’ nella gara notturna con il solito grande Andrea Cossar a controllare l’attacco di casa: 6 valide concesse, 2 basi ball e ben 10 K per il pitcher ronchese. Ottima la chiusura di Matteo Tonellato.
Come spesso e’ accaduto il nettunese Diego Ricci soffre le mazze bisiache, che lo colpiscono con ben 14 valide (6 pgl) nelle 7.2 riprese lanciate, decisamente tanto per un pitcher di quella caratura. Ben 6 sono i redipugliesi con 2 battute valide.
All’ottavo, sul rilievo Gabbrielli, la valida decisiva e’ di Max Sartori.
Redipuglia perde la vetta anche grazie alle due vittorie agli extrainning di Reggio Emilia nei due incontri giocati a porte chiuse al Gavagnin di Verona.
In Gara 1 (8-5 al 11°) Verona ha inizialmente la meglio su Reggio Emilia. Ben 11 le valide in 6 riprese contro l’americano Michael Zambelli. Sull’altro fronte l’argentino Emiliano Di Centa controlla in modo egregio, solo 3 valide in 7 riprese. Uscito Di Centa, i rilievi di Alberto Valenti ed Andrea Sartori non riescono a contenere piu’ le mazze del Reggio, che al nono pareggiano.
Tre punti all’undicesimo decidono, dopo 3 ore e 50 minuti, la prima partita.
Gara 2 (9-8 al 10°) non e’ propriamente un grande spettacolo, ben 11 gli errori complessivi (5 per Reggio Emilia, 6 per Verona).
Reggio Emilia prevale solo alla 10a frazione, nonostante un netto dominio in attacco (14 valide a 6). Per gli ospiti partente Dustin Nielsen con vittoria per Paul Macaluso.
A Firenze doppia affermazione del Padule sui padroni di casa. Due importanti vittorie costate molta fatica agli ospiti.
Gara 1 (11-8) sembrava tutta in discesa per il Sesto Fiorentino, a segno in tutti i primi 5 innings, al termine dei quali il punteggio era di 11-2. Uscito il triestino Fabio Vergine iniziava la rimonta dei padroni di casa, con 3 punti all’ottavo e 3 al nono, comunque troppo pochi.
Gara 2 (7-5) all’ottavo vedeva le due formazioni in parita’, con 3 punti. Il Padule sembrava chiudere il discorso al nono con 4 segnature sul perdente Toniazzi e su Luschi. Nella seconda meta’ dell’ultimo inning Firenze tornava a far sentire i brividi al Sesto Fiorentino, arrivando ancora una volta ad un passo dall’impattare la gara. Vittoria per Alessandro Bianchi.
Da segnalare l’ennesima partenza disastrosa di Alejandro Morese, 3 pgl subiti senza essere riuscito ad effettuare nessuna eliminazione.
A Livorno grande duello di lanciatori in Gara 1 (1-0), con Maccaferri e Gnudi da una parte e Luschi e Coppi dall’altra che non concedono nessun pgl nell’arco dell’intera gara. A decidere sono gli errori, che consentono l’unica segnatura dei Redskins di Imola al 3°
Tutta un’altra storia in Gara 2 (10-0 all’8°) chiusa anzitempo per manifesta inferiorita’ con Moreno Trombini e Davide Poli che non sono riusciti a contenere le mazze toscane, mentre Badi’i’ chiudeva con solo 4 valide concesse.
A Roma brilla la No-Hit del friulano Francesco Nardi (ex Bagnaria Arsa ed Alpina Tergeste) in Gara 2. 9 riprese lanciate, 0 valide concesse, 7 basi ball, 10 k.
Nel complesso tutto facile per il Riccione, prossimo avversario dei Rangers. 6 errori in Gara 1 (8-1) ed altrettanti in Gara 2 (12-1), 4 valide complessive nelle due partite sono alcuni dei numeri della Roma.