Ancora due vittorie per i Rangers di Redipuglia, che tornano dalla temuta trasferta di Sesto Fiorentino dopo aver fatto bottino pieno.
Una trasferta temuta sia perchè i Rangers lo scorso anno non erano riusciti a vincere su quel campo, sia per la presenza di un pitcher di talento e che conosce bene i giocatori di Redipuglia, qual è il triestino Fabio Vergine.
Ed in effetti Gara 1, con Vergine opposto a Marco Zorzenon, è stata in assoluto equilibrio per le prime 4 riprese, con i Rangers a difendere l’unico punto messo a segno nell’inning iniziale.
3 punti contro Vergine al quinto, altri 3 al sesto ed all’ottavo contro il rilievo Macherelli hanno però risolto l’incontro a favore dei bisiachi. Vergine ha concesso poco in temine di valide, solo 4 in 5 riprese, ma il controllo non è stato dei migliori, ben 6 le basi. I bombers giuliani hanno picchiato più pesantemente contro Macherelli, 8 valide in 4 riprese. 3 valide (su 4 turni) per Tiago Da Silva, 2 per Serra, Berin e Girotto, 1 per Cechet, Lenardon e Simone Baccari, stavolta schierato in batteria con Zorzenon. Chiusura autorevole per Andrea ‘Mario’ Tamaro, 1 valida e 4 k in 2 riprese.
Gara 2, con il ronchese Andrea Cossar sul monte, è stato un altro duello di lanciatori. Da una parte appunto mister Andrea Cossar, 8 valide concesse ma ben 7 eliminazioni al piatto. Sull’altro fronte Denny Lenzerini, solo 4 valide concesse (più 4 basi ball), ma di queste ben 3 da extrabase (doppi di Cechet e Massimiliano Sartori, triplo di Da Silva). Salvezza per Matteo Tonellato.
Dietro a Redipuglia non molla il Verona – le due squadre si incontreranno domenica all’ombra del Sacrario.
Un Verona che però fatica più del previsto contro la Roma. Gara 1 (7-2) porta la firma dell’argentino Emiliano Di Centa, 12 k nei 9 inning. Verona va subito in vantaggio al primo, ma poi stenta ad allungare. Allungo che arriva al settimo sul calo del partente romano Pietro Rossi. 3-4 per Fabio Battaglini, Leonardo Marconi e, tra gli ospiti, Romolo Salciccia.
Gara 2 (3-2) vede sul mound un grande Alberto Valenti a controllare le mazze romane. Il pitcher ronchese, sul mound per 7.1 riprese, concede solo 2 basi e 3 valide, con 0 pgl. Contro il nettunese Mauro Salciccia Verona segna un punto al quarto ed uno al quinto. All’ottavo la difesa veronese concede i 2 punti del pareggio, che mandano la gara agli extrainning, con Verona che alla fine segna il punto della vittoria sul rilievo Roberto Censori. Vittoria per Andrea Sartori, 2.2 riprese, 3 valide, 4 k.
La partita ha subito anche un’interruzione per dei disordini tra pubblico e giocatori, con tanto di intervento della forza pubblica.
Perde invece terreno il Reggio Emilia che non va oltre ad un 1-1 in quel di Livorno.
In Gara 1 (5-3) la gara si decide all’ottavo, con 4 punti sul partente toscano Luca Luschi. Per gli emiliani vittoria per l’americano Michael Zambelli, con salvezza del canadese Dustin Nielsen.
In Gara 2 (7-3) sale in cattedra il grossetano Niccolo’ Badii, 5 bv, 0 b, 8 k, 1 pgl in 9 riprese. Sconfitta per il venezuelano Santo Porco, che concede un solo punto nelle 5 riprese lanciate. Decisivo il rilievo di Iacopini, 4 pgl nel corso del sesto inning. Anche qui l’ultimo inning è per Nielsen.
Importante spartizione della posta per i Redskins di Imola in quel di Grosseto.
In Gara 1 (11-1) i Pellerossa cedono di schianto sotto le 15 valide dei toscani. In particolare 3-3 con 4 pbc per Fabio Origlia. Qualche valida concessa di troppo (7) ma una partita senza problemi per Alessandro Colaceci, con chiusura di Stefano Cappuccini.
In Gara 2 (12-10) sono gli attacchi ad essere protagonisti: 15 valide per Imola, 14 per Grosseto nei 10 inning disputati. Non positive le giornate per i due partenti Maccaferri (6.1, 9 bv, 5 b, 5 pgl) e Gianni Ricci (6.0, 8 bv, 3 pgl). Vittoria per Christian Gnudi, sconfitta per Stefano Cappuccini.
Infine prosegue la striscia di sconfitte per Firenze, giunta a quota 9. In Gara 1 (9-8) partenza ancora una volta disastrosa per Alejandro Morese che senza effettuare alcuna eliminazione riesce solo a concedere 3 basi ball, che si trasformeranno in altrettanti pgl. Firenze cerca in tutti i modi di trovare qualcuno sul mound, alternando Lapo Buonamici (2 riprese) e Gianni Bracciali (3 riprese). Poi finalmente scende in pedana un grande qual è Alessandro Parri che nelle restanti 6.2 riprese concede solo 5 valide e 2 basi ball, registrando anche la sconfitta seppur senza pgl.
Problemi sul monte anche per Riccione, con il partente Coppari che con 10 valide e 3 basi ball concede 6 pgl in 5 riprese. La vittoria è di Giancarlo Napolitano. Ben 17 le valide per Firenze (tra cui 3-6 per Parri) e 16 per Riccione.
Dopo gli extrainning di Gara 1, Firenze crolla in Gara 2 (13-4) per la solita carenza sul mound, con i 4 pitchers toscani che concedono ben 20 valide. Magnelli, partente e perdente, subisce 7 pgl in 1.1 riprese, con 7 valide ed 1 base. Con un attacco così scatenato alle sue spalle ha buon gioco il friulano Francesco Nardi, che firma la vittoria con 5 riprese e 2 pgl. Salvezza per Andrea Pellegrini.