La prima vittoria 2021 degli Spriss Rangers

È accaduto venerdì 30 luglio, nel campo di Redipuglia, contro i Panthers di Cervignano.

È accaduto che abbiamo vinto.

E tenterò di raccontarvi come è successo, anche se le emozioni provate in campo sono difficili da raccontare a parole.

Il coach Miniussi schiera in difesa per i primi inning una formazione rodata, con Silvia Pastorcich come lanciatrice partente. Gli avversari battono, la difesa realizza due belle eliminazioni. E subito il clamoroso imprevisto: contro ogni legge della statistica, la sfiga si abbatte per la seconda volta su una lanciatrice redipugliese. Silvia viene infatti colpita all’inguine – un colpo BASSO nel vero senso della parola – da una potentissima battuta centrale di uno degli avversari. Mentre si accascia al suolo (e tutti noi temiamo il peggio, anche perché riviviamo il brutto infortunio della settimana precedente), Gabriele “Go” Bonutti mantiene la freddezza e conclude l’azione, raccogliendo la palla e toccando il sacco di prima base prima che il battitore possa raggiungerlo. L’inning si conclude quindi per tre eliminazioni, senza che i Panthers riescano a segnare alcun punto. Cosa che riesce invece agli Spriss che, in attacco, riescono a raggiungere una volta il piatto di casa base.

Nel frattempo Silvia si riprende e decide stoicamente di affrontare il secondo inning, nonostante il dolore abbastanza fastidioso. Ma siccome la statistica ultimamente si diverte, parte un’altra battuta forte e centrale che sembra diretta al viso di Silvia. Una frazione di secondo e il terrore si trasforma dapprima in sorpresa e poi in esultanza, perché Silvia riesce a mettere fulmineamente il guanto davanti alla faccia, salvandosi non solo i connotati, ma realizzando anche uno spettacolare out al volo. L’esultanza invade soprattutto il preoccupato Federico Miniussi che getta a terra la maschera per correre verso di lei. Tralasciando un piccolissimo dettaglio, ovvero che mancherebbe ancora un’eliminazione per terminare l’inning. Ci pensa il lucido Bonutti che corre a casa base, raccoglie la palla ed elimina l’avversaria che dalla terza base stava correndo a casa.

Al terzo inning c’è qualche cambiamento: in pedana di lancio sale Emiliano Zotti. Bei lanci, belle battute e bel gioco della difesa blu royal che non ne lascia passare una. Tre out e anche stavolta zero punti per i Panthers. Ma è in attacco che arriva il gioiello della serata: Mauro Viezzoli gira la mazza, si sente quel  rumore bello, quel rumore che fa presagire che andrà lontano. E infatti c’è il FUORICAMPO. Applausi, grida di giubilo, esultanze! Mauro, con questa mossa da maestro, fa segnare un bel numero 3 sul tabellone luminoso.

Altri cambi nel quarto inning: l’armatura di catcher passa a Suna Leghissa che dà ottima prova di sé, fermando quasi tutte le palle, anche i lanci di Zotti che diventano in questa frazione di gioco meno precisi. E gli avversari ne approfittano per portare a casa tre punti.

Il quarto attacco Spriss è notevole: altri 4 punti, frutto di belle battute e corse feline.

Il punteggio è di 10 a 6. I nostri occhi quasi non credono a quello che vedono.

Ma ecco la vera rivelazione della serata. Assenze e infortuni creano le condizioni per l’esordio in campionato sulla pedana di lancio del sornione Enrico “Erma” Ermacora che, non pago del suo leggiadro out al volo in seconda base nella prima parte della partita, regala alla squadra tre inning quasi impeccabili. La sua proverbiale freddezza derivante da anni di esperienza sul monte di lancio, unita a quel pizzico di “nogopel*ul” tipico bisiaco, si rivela vincente: nessun punto subito e un elegante strike out.

Al sesto inning gli Spriss Rangers portano a casa altri 4 punti, messi a segno grazie a belle valide.

Settimo inning. In panchina si trema. Attacco dei Panthers: la difesa lavora sempre molto bene e, nonostante gli sforzi, gli avversari riescono a portare a casa un solo punto.

L’ultimo attacco si rende quindi superfluo e la partita si conclude con un punteggio di 14 a 7 per gli Spriss Rangers.

QUATTORDICI A SETTE!

Ma ci sono alcune cose che non devono assolutamente essere tralasciate: una solida Sheila Burelli che, a suon di foul ball, fa eseguire ben 11 lanci alla bravissima lanciatrice avversaria, conquistando alla fine la base su ball. Un Cris Fabbro che scatta all’indietro in interbase con una presa al volo nell’insidiosa zona “a metà della terra rossa”. Un atletico (!!!) Zotti in esterno sinistro che corre veloce (!!!) e prende al volo in punta di guanto una battuta lunga e alta.

Nessuno strike out subito.

Ben 19 out su 21 totali fatti tramite assistenze difensive o giocate singole.

Nessun errore in difesa.

Questi numeri lo dimostrano: una vittoria fatta dalla squadra.

Fatta da tutti: da chi ha fatto copertura su un tiro mancato, da chi ha messo da parte il dolore, da chi ha tifato dalla panchina, da chi ha studiato la formazione, da chi ha toccato piano la palla, ma ha mandato avanti un corridore, da chi è stato fatto out in prima, ma ha portato un punto a casa, da chi ha messo a segno qualche colpo da fuoriclasse che ci ha dato coraggio.

E allora concedetecelo: lasciateci dirci che stavolta siamo stati bravi davvero.