Breve storia del baseball
Le origini del baseball
(viste dalla bisiacaria)
La storia:
L’origine del gioco del Baseball è abbastanza incerta.
La storia del baseball affonda le sue radici nell’antica tradizione dei giochi con bastoni e palla.
Il baseball, così come lo conosciamo oggi, nacque negli Stati Uniti!
Nel 1839 un cadetto dell’Accademia militare di West Point, Abner Doubleday, a Cooperstown (città sede della ‘Hall of Fame’ del baseball) disegnò il primo campo e stabilì le prime regole per un gioco praticato dai suoi compagni.
Nel 1845 a Manhattan vengono pubblicate le regole del gioco, dal padre riconosciuto del baseball moderno: Alexander Cartwright.
Nel 1858 nasce la prima lega della storia la “National Association of Baseball Players”.
Durante la Guerra di secessione (1861-1865) e negli anni immediatamente successivi il baseball si diffuse in tutti gli Stati dell’Unione ed ebbe un ruolo non indifferente nel ricostruire un clima di pacifica convivenza, compromesso dalla guerra. Questo è uno dei tanti motivi per cui il gioco è tanto radicato nella tradizione americana da essere comunemente definito il “National pastime” o il “Grand old game”.
Nel 1857 nascono le partite di 9 inning e un anno dopo l’arbitro inizia a chiamare ‘strike’ e ‘ball’.
Nel 1862 fu inaugurato il primo stadio recintato, l’Union Ground di Brooklyn (New York).
Nel 1866, alcuni giocatori a Rockford (Illinois) ricevettero compensi per le loro prestazioni in squadra, così che il baseball diventò il primo sport in assoluto a essere praticato e regolamentato secondo criteri professionistici.
Nel 1869 nascono i Cincinnati Red Stockings, la prima squadra professionistica di baseball.
E fin qui l’analisi fredda e ufficiale vista da oltre l’oceano, dall’altra parte dell’Atlantico, ma, da questa parte dell’Isonzo, nella storica “bisiacaria”, la versione e’ un po’ ……………….diversa, risulta infatti evidente e lampante che il giuoco del “besbol” derivi indiscutibilmente dal giuoco de ‘Lpendul come si evince da questa analisi storica.
‘Lpendul ‘L vigniva de solito zugà a squadre de più zugadòri.
‘Lpendul iera un toc de legno tondo, longo zirca diese zintimetri cu le ponte spize. ‘L vigniva mitù su ‘na base e batù de un dei zugadòri cu ‘na maza de legno longa zirca otanta zintimetri.
I zugadòri de quel’altra squadra i se meteva in
fila in difesa a ‘na zerta distanza dal pont de batùda e i doveva ciapar‘l volo, cu le man o cu ‘na bareta ‘l pendul, che batù cu la maza ‘l sgorlava a granda distanza. Se i lo ciapava, ‘l batidòr
‘l vigniva ganbia’.
‘L zugadòr prima de batar ‘l dava l’aviso zigando: “pendul” o “ghine” e la squadra cuntraria, par far saver che la iera pronta, la respondeva “cambrich” o “daghe”.
Se ‘l pendul nol’ vigniva ciapà, i batidòri i lo meteva de novo par téra vizin la
base e i lo bateva cu la maza, prima pian, par farlo alzar e
‘po ‘l volo ‘l ghe ploscava ‘na sciauca più forta pussibul par mandarlo lontan.
‘L ganbio de batidòr ‘l vigniva fat nel caso che un zugadòr, par tre volte de fila no’l sarìe sta bon de batar lontan ‘l pendul.
Il baseball risulta quindi uno sport ben radicato nelle nostre origini e nei giochi di una volta e, al fine di mantenere viva e salda questa tradizione, i “Rangers” l’hanno piu’ volte rispolverato, in epiche partitone, durante le classiche e tradizionali feste che si svolgono in campo a Redipuglia.
Da cio’ risulta chiara la storia besbolisitica della bisiacaria derivante dal gioco de ‘Lpendul al grido di “ghine…………..daghe”
Go Rangers