Sì, avete letto bene, non c’è nessun errore nel titolo. Perché stavolta, davvero, le quote rosa (anzi, fucsia) degli Spriss Rangers hanno fatto faville.
Senza nulla togliere ai nostri possenti ed esperti uomini, ma le donne si sono rese protagoniste di alcune delle azioni più belle, ma soprattutto eleganti, del match.
Si inizia alle ore 21.00, nel campo di Porpetto, contro l’agguerrita squadra dei Panthers.
I primi due inning, nonostante una buona prestazione di Emiliano Zotti in pedana di lancio, la squadra di Redipuglia non riesce a fare niente di che. Qualche sbavatura in difesa concede agli avversari la possibilità di portarsi in vantaggio di 3 punti. Mentre gli Spriss, nonostante un line-up di tutto rispetto, non riescono a toccare il piatto di casa nemmeno una volta. Iniziare il terzo inning sul 3 a zero non è proprio il massimo dal punto di vista psicologico, ma non ci perdiamo d’animo e siamo pronti a lottare per recuperare.
Ed ecco che in attacco finalmente il vento cambia: tra potenti battute dei nostri bomber Mauro Viezzoli, Go Bonutti, Daniele Montini, Cris Fabbro e Federico Miniussi e qualche ball, entrano finalmente in casa quattro punti preziosi.
La quarta difesa è, per noi, la più delicata. Siamo 4 pari. Non dobbiamo concedere niente di troppo. Alba Zulini sale in pedana di lancio e, nonostante qualche titubanza iniziale, tira fuori tutto il suo coraggio. Va bene, qualche ball c’è, ed è normale che sia così, ma pian piano il motore diesel si scalda e arrivano, sornioni, anche gli strike, tant’è che una delle avversarie viene addirittura eliminata per strike-out. L’attacco dei Panthers termina con 3 punti messi a segno. Ma abbiamo ancora tre inning per poter recuperare lo svantaggio e provare a vincere.
Nel match si vedono tante cose belle. Un out al volo di Luca Cotza in esterno, con corsa spropositata in avanti, da sembrare quasi un esterno vero! Monty che ormai neanche fa più notizia, visto che in esterno le prende tutte e senza neanche fare apparentemente fatica. Cris Fabbro in interbase che, fulmineo, riesce quasi a mettere a segno un doppio, ma per una frazione di secondo dobbiamo accontentarci della sola eliminazione in seconda base. Go Bonutti in terza base che non solo fa perfetti assist per la prima base Giulia Sandrin, ma riesce, proprio con lei, a eliminare un corridore che, incauto, era avanzato in seconda base, non accorgendosi che era già occupata: Go aspetta, palla in mano, e la passa al momento giusto a Giulia Sandrin che – grazie anche ai delicati suggerimenti dei suoi compagni di squadra “TOCCHILOOOOOOOO” – tocca l’avversario davanti al sacco facendolo out.
Ma veniamo alle Spriss Girls di cui dicevo all’inizio. Sheila Burelli, l’insospettabile, si pone spavalda in box di battuta, gomito alzato (nel senso sportivo, non enologico), e – come si dice in gergo tecnico – gliela cazza sopra le seconda base, mettendo a segno una valida da urlo.
Giulia Sandrin riesce non solo a fare una valida e arrivare salva in prima, il che è già notevole, ma, coadiuvata da una potentissima battuta del suo compagno di squadra, corre per ben tre basi, senza morire, ma rallentando purtroppo quel tanto che basta per permettere al catcher di aspettarla con il guanto davanti al piatto, in attesa della sua scivolata. Solo che lei non sa scivolare e – TAC – con gesto elegante, lo sorprende saltando al di sopra del suo braccio e toccando il piatto con la punta del piede. Salva e punto.
Analoga prestazione d’eleganza anche da parte di Genny Gregorin che, seppure non obbligata, corre dalla terza base a casa su potente battuta di Alba Zulini (che stasera segna ben due punti) e riesce ad evitare l’eliminazione con un volteggio aggraziato.
Ma vogliamo parlare di Serena Filiput?! PARLIAMONE! Perché Serena si rivela efficace in attacco, con una utilissima battuta, ma soprattutto in difesa. Sì, perché gli ultimi tre inning sono un lavoro suo. I suoi strike-out sono infatti l’ingrediente essenziale per tenere a bada gli avversari e non permettere loro di recuperare.
Il settimo inning è al cardiopalma. Siamo 9 a 8. All’ultimo inning non esiste limite di 4 punti, quindi tutto può ancora succedere.
Il nostro ultimo attacco è strabiliante. Battute, rubate, valide, corse… Luca Cotza, Andrea Giurissa, le Girls e i nostri soliti grandi battitori: il contributo di tutti è prezioso. Entrano addirittura 8 punti prima che gli avversari riescano a fermarci con tre eliminazioni.
Ora tocca a noi. E soprattutto a Serena. La stanchezza, la tensione e il caldo afoso si fanno sentire per tutti, e soprattutto per lei. Con grande sudore, suspence e fatica, nonostante gli sforzi davvero sovrumani degli avversari che tentano il tutto per tutto, ecco che, finalmente, entra quel terzo strike che mette fine al match.
Che dire. Una partita emozionante, giocata sul filo del rasoio, ma in un clima di assoluta correttezza e piacevolezza. Degli avversari che si sono battuti fino all’ultimo, dando vita a tante azioni che ci hanno fatto stare col fiato sospeso.
La partita termina con il risultato di 17 a 10 per le Spriss… ehm… gli Spriss Rangers che – non dimentichiamolo – vincono per la prima volta nella loro storia due volte di seguito.