Venerdì 27 maggio, ore 21.00.
La squadra degli Spriss Rangers si appresta a scendere in campo contro i padroni di casa, i Ducks di Staranzano, squadra che i redipugliesi conoscono bene e hanno già affrontato in varie occasioni, con sorti alterne. È uno di quei match in cui “ce la possiamo fare”. Ma sarà dura, quest’anno particolarmente, perché tra le file delle “papere” di Staranzano percepiamo subito un nuovo fresco vento caraibico, sarà per questo che in sottofondo sentiamo anche le soavi note di un piacevole reggaeton.

Ma gli Spriss sono carichi, sono al massimo delle loro forze e infatti i primi inning sono quasi sfavillanti. Tralasciando infatti un leggero nervosismo di Zotti sulla pedana di lancio che gli fa regalare qualche ball più del solito e qualche piccolo errore in difesa, la nostra squadra parte alla grande, difendendo bene e segnando molti punti. Le nostre mazze migliori fanno il loro lavoro a dovere: Monty, Fabbro, Mauro Viezzoli, Nik Centini, Erma, ma anche Miniussi e Zotti mettono a segno delle potenti valide che permettono di toccare il piatto di casa base più volte, l’agile Luca Cotza non perde occasione di correre e rubare. In difesa ci sono prese sicure in esterno da parte di Viezzoli e Centini, di Monty in terza base e dell’incrollabile Cris Fabbro in interbase. Ma anche la prima base Giulia Sandrin (io non volevo scriverlo, ma la nostra Silvia Pastorcich che era nel pubblico mi ha obbligato a parlare anche di me stavolta…) aiuta la squadra con un out al volo e con sicure prese ed eliminazioni su assistenza dei suoi compagni di squadra.

Tra il quarto e il quinto inning i padroni di casa riprendono però coraggio e, grazie anche a qualche potentissima battuta caraibica in esterno e addirittura un fuoricampo, segnano parecchi punti, consumando quasi tutto il vantaggio degli Spriss.

Ma è qui che abbiamo tirato fuori il… CORAGGIO. E non solo: anche la dignità e l’orgoglio!

Erma in pedana di lancio fa egregiamente il suo lavoro, permettendo agli avversari di battere e ai suoi compagni di squadra di effettuare grandi eliminazioni: spettacolare tuffo carpiato di Viezzoli in esterno centro, con palla che resta miracolosamente all’interno del guanto, Cris INARRESTABILE che prende al volo qualsiasi battuta gli arrivi a tiro, che neanche un gatto salta così!

È in attacco però che succedono le cose più rocambolesche. Luca Cotza che rischia il tamponamento con Zotti sul sacco di seconda, e mentre i Ducks sono impegnati a compilare la constatazione amichevole, Zotti – sornione – effettua una doppia rubata arrivando salvo a casa arrotolandosi come un tricheco sulla battigia.

Suna Leghissa, che sarebbe dovuta essere l’”out facile in prima”, sorprende tutti con una potente valida, mettendogliela sonoramente… in esterno ai Ducks.

Ma poi arriva lei. Sheila Burelli. È la sua serata. Non solo per quello che avrebbe fatto tra poco, ma perché fra meno di un’ora sarebbe stato il suo compleanno. E quale modo migliore di festeggiare se non tirando una clamorosa legnata che le permette di arrivare comodamente salva in prima base?
Il dugout blu royal è un tripudio di esultanza!
Gli Spriss sono in vantaggio, ma per vincere devono segnare punti e non farli segnare agli avversari.

Sicché, negli ultimi tre inning, il coach Federico Miniussi, che per l’occasione veste anche i panni del catcher, sfodera l’arma letale: Serena Filiput, colei che, dalla pedana di lancio, non concede nulla, se non seducenti urletti di soddisfazione agonistica.
Strike, rise, effetti, palle che girano (un po’ in tutti i sensi), e soprattutto mazze che girano, ma senza colpire la palla, che finisce quasi regolarmente nel guanto di Miniussi.
Gli strike out si susseguono, inframezzati da qualche battuta degli avversari, che però non sortisce grande effetti in termini di punteggio.
Ultimo inning, siamo 17 a 11. Abbiamo due out.
Serena continua il suo impeccabile lavoro, ma uno dei potenti avversari riesce a centrarla e far partire la pallina verso la rete di fondo, in esterno centro. E non crediamo quasi ai nostri occhi quando Zotti avanza, corre, e la coglie nel guanto.
L’arbitro urla “OUT”, decretando così la fine del match e la STRABILIANTE VITTORIA DEGLI SPRISS RANGERS!