Spriss Rangers contro Key dal fuoric… dal Neri di Buttrio

Venerdì 4 giugno, ore 21.

Sembra impossibile, dopo zone rosse, arancioni e gialle, divieti e coprifuoco, trovarsi in campo di nuovo, con la casacca piena di bottoni e tanta voglia di divertirsi.

C’è perfino il pubblico. E, dopo due mesi di pioggia ininterrotta, il cielo è addirittura sereno.

S’inizia.

I padroni di casa partono con una difesa consolidata e con Emiliano Zotti sulla pedana di lancio. Nonostante la tensione di essere il primo ad aprire il match, Zotti mantiene la calma e riesce a piazzare dei buoni lanci. L’avversaria prende le misure, la colpisce bene e raggiunge la seconda base.

Pedana, lancio, l’avversario colpisce bene la palla: fuoricampo. Beh, vuol dire che il lancio era buono! Non arrendiamoci.

Zotti si mantiene glaciale, supportato anche dall’ottima Suna Leghissa inginocchiata a fare il catcher, e si prepara al prossimo battitore: parte il lancio, fuoricampo.

Lancio, fuoricampo.

Il primo inning, davvero divertente e variegato soprattutto per la nostra difesa che sta ferma in campo ad osservare le palle che volano fuori, termina con 4 punti segnati dagli avversari.

Ma ecco che arriva il nostro turno in attacco!

Gli Spriss, per consentire al pubblico di godersi azioni di gioco un po’ diversi, rinunciano generosamente a fare solo fuoricampi e battono in modo normale. Magari con una valida in prima, oppure con Cris Fabbro, sempre una certezza, che piazza una bella battuta e qualche rubata. Ma è con due out che gli Spriss danno sempre il meglio di sé: in battuta c’è Emi Griglietor Dalcanto che, a sorpresa, piazza una bella valida, seguito a ruota da Genny Gregorin e Giulia Sandrin che, incredibilmente, assestano altre due valide. Sicché riusciamo a portare a casa ben 3 punti.

Gli inning seguenti vedono susseguirsi sulla pedana di lancio Emiliano Zotti, Genny Gregorin, che lancia davvero bene e osserva insieme a noi gli affascinanti fuoricampi degli avversari che fanno finire gli inning sempre per 4 punti raggiunti. Arriva poi sulla pedana Silvia Pastorcich che porta a termine molto bene i suoi due inning, regalando appositamente qualche base su ball pur di vedere qualcosa di diverso rispetto a un fuoricampo.

No, non è che mi sto dimenticando di descrivere le azioni della nostra difesa: è che eravamo fermi in estasi a osservare le parabole delle palline che volavano oltre la rete.

La musica cambia quando arriva l’imbattibile Serena Filiput che chiude un inning con tre strike out secchi, mentre gli avversari cercano invano di toccare la palla senza riuscirci.

Ma il tripudio si trasforma purtroppo ben presto in un mesto “ooooh noooo” di tristezza, quando Serena, al secondo strike, lamenta un forte dolore alla gamba ed è costretta a uscire. Viene sostituita dall’inossidabile Alba Zulini che corre fuori dal dugout, indossa la maschera, fa qualche lancio di riscaldamento, poi con freddezza realizza il terzo strike, concludendo il lavoro di Serena.

Ma non basta! Alba Zulini, carica di quel lancio ben riuscito, ne piazza altri e mette a segno un altro strike out tutto da sola.  E finalmente la difesa fa anche qualcosa!!

Gli esterni corrono, Nick Centini effettua qualche bella presa al volo, Cris Fabbro in interbase è la solita certezza. Ma è Daniele Monty Montini il vero re degli esterni della serata, con la sua irrefrenabile corsa in stile cinghiale del Carso, che gli permette di eliminare un avversario al volo, circa “a metà della terra rossa”.

In attacco gli Spriss Rangers danno il meglio: ottime battute di Luca Cotza, Federico Miniussi, Nick Centini, Gabriele Go Bonutti e Cris Fabbro, rubate, scivolate, punti e punti.

Il match termina con un onorevole punteggio di 20 a 11. Ma solo perché non abbiamo voluto esagerare anche noi coi fuoricampi.

Nel terzo tempo, come da tradizione, abbiamo invece dominato il campo, da veri fuoriclasse della griglia e della spina di birra.