Sabato 29 giugno, sull’assolato campo di Cervignano, la squadra di Redipuglia ha affrontato i Tigers.
Gli Spriss Rangers si presentano sul diamante praticamente al completo per l’ultima partita della stagione regolare.
La tensione è palpabile e si taglia con il coltello, come anche l’umidità atmosferica che sfiora il 99%.
Al primo inning partono forti le mazze degli Spriss con tre punti frutto di altrettante valide di Fabbro, Miniussi e Centini.
In difesa Serena Filiput lancia con consolidata efficacia e assieme a buone giocate difensive di Cotza (che realizza uno spettacolare out in prima base con assistenza dall’esterno destro come non si vedeva dal 1972) e Fabbro tiene in partita gli Spriss, che al terzo attacco segnano ancora un punto con Fabbro su battuta di sacrificio di Miniussi sull’esterno centro.
Il caldo tuttavia è asfissiante e procura ad entrambe le squadre piccoli cali di concentrazione, ma anche di potassio e pressione sanguigna, che trasformano il campo in una specie di formicaio, brulicante di giocatori che corrono qua e là come formichine impazzite. Tuttavia gli Spriss Rangers non riescono ad approfittare dei momenti di scompiglio come avrebbero dovuto e potuto fare, ma non importa: tutti rimangono CALMISSIMI lo stesso. Ci sembra quasi che il Dalai Lama in persona sia arrivato per complimentarsi per la pace e l’armonia dimostrate, ma dev’essere solo un’allucinazione collettiva dovuta all’eccessivo calore.
Degno di nota comunque l’esordio di Valeriano Pozzar al lancio, un gradito ritorno alle origini, nonché due splendide assistenze di Genny Gregorin dalla seconda base, che ferma la seconda palla con parti imprecisate del corpo, e una bella silurata di Thommy Miani verso Sandrin in prima, che procurano tre eliminazioni salutate da ovazioni (e non solo) provenienti dal dugout degli Spriss.
Una menzione d’onore alle stoicissime Suna Leghissa e Sheila Burelli impegnate come catcher: indossare l’armatura e maschera di protezione con 40 gradi all’ombra (percepiti 45) è qualcosa che non augureremmo nemmeno al nostro peggior nemico, ma loro lo fanno con un’inimitabile nonchalance. Cioè, diciamo che alla fine sono sopravvissute. Il che non era scontato.
Ma la vera azione da menzionare a caratteri cubitali è il PRIMO FUORICAMPO NELLA STORIA DEGLI SPRISS RANGERS, realizzato da Centini al quinto inning con una legnata che si stampa sul palo di delimitazione del foul di sinistra, ad oltre 70 metri dal piatto di casa base procurando così il nostro quinto e sesto punto della partita.
C’è tempo per assistere anche a un infortunio, si spera non grave, per Zotti durante una fase di corsa lungo le basi e per una stoica difesa di Elisa Ricupero in terza base, che ferma una pallina quasi a mano nuda, rompendosi un’unghia, ma tanto lei se ne frega, perché è estetista e le unghie se le fa come e quando vuole.
La partita si conclude con il punteggio di 18 a 6 per i Tigers di Cervignano.
Ed è seguita da un’ottima grigliata, in un clima festoso e d’amicizia e ospitalità. Così come dovrebbe sempre essere.
Peccato che questo spirito gioioso e di armonia sia stato guastato da un episodio increscioso e imperdonabile: ERA FINITA LA MAIONESE.
Postilla: Menzione speciale per il nostro “quasi coach” Federico Miniussi, che incoraggia sempre gli altri, che si fa in quattro per non finire sbranato dalle donne della squadra, che calma gli animi degli uomini più combattivi, e che – cosa più importante – si vede che è contento quando ci vede giocare come una squadra.
Squadra che desidera infine ringraziare anche Giulia Sandrin per i puntuali, divertenti ed ironici resoconti post partita, che speriamo abbiano strappato un sorriso a voi visitatori del sito dei Rangers Redipuglia cosi come hanno sempre fatto sorridere noi.