I Rangers tornano dalla lunga trasferta di Senago con un pareggio che lascia l’amaro in bocca:
Gara 1 sembra essere una partita a senso unico. Nelle prime due riprese i Rangers subiscono 6 punti, l’attacco di Senago sembra essere in grande forma e nulla lascia presagire quello che verrà. Succede che i Rangers fanno le formiche, laboriosi e silenziosi lavorano punto dopo punto costruendo la rimonta.
L’uomo che si mette sulle spalle la squadra e la trascina è Renè Mazzocchi: sale sul monte già al primo inning per limitare i danni, ma dopo i primi 4 out di assestamento i suoi lanci lasciano gli avversari a bocca asciutta, infatti non segneranno più.
D’altra parte i Rangers accantonano punto dopo punto e lentamente si avvicinano arrivando sul 6 a 3 all’ottavo inning, dove avviene il sorpasso: 4 punti con due out, frutto di sei valide con Mazzocchi che fa la voce grossa anche con la mazza, spingendo a casa il punto del pareggio e della vittoria, consegnano al braccio sinistro proprio dello stesso Mazzocchi il vantaggio minimo possibile (7 a 6, +1) da difendere con sei out da difendere e la parte migliore del lineup avversario da affrontare.
Al lanciatore bisiacco non tremano le gambe e porta a compimento la missione: con il punto del pareggio in seconda il dodicesimo strikeout in 8.1 riprese mette la parola fine alla partita e ad una grandissima rimonta.
Gara 2 ha una storia diversa: da ambo le parti i lanciatori dominano e lasciano a becco asciutto gli attacchi, fino al nono inning dove una difesa poco attenta dei Rangers permette di portare il corridore della vittoria dei lombardi in seconda, che viene spinto a casa da un blooper dietro Giacomo Boscarol che tenta una disperata presa in tuffo.
I Rangers si mangiano le mani perché non sono riusciti a sfruttare debitamente le occasioni create dalle 7 valide prodotte e si possono rincuorare con la grande prestazione di Figueroa, 8.2 inning con 2 basi ball, 2 valide e 11 strikeout.
In evidenza Serra con 4 valide e 2 rbi, Boscarol, Cosoli e Monello con 3 valide e 1 rbi, Mattiazzi e Varin con 2 e Marco Ienco con la prima valida in Serie A al suo esordio con la prima squadra.
In conclusione i Rangers hanno dato prova di grande ostinazione nella prima partita, mentre nella seconda è forse mancato un pizzico di concretezza, cattiveria agonista e cura nel dettaglio che nelle partite di questo genere fanno la differenza, anche se, d’altra parte sta crescendo la consapevolezza di essere una squadra tenace e compatta.
Adesso si rientra a Redipuglia per aspettare il Brescia, domenica 17 Giugno, nell’ultima giornata di intergirone dove il pubblico di casa non vede l’ora di riabbracciare i suoi beniamini e vederli all’opera.
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