Con il weekend di Castelfranco si è chiuso il girone di andata ed è arrivato il momento di analizzare l’andamento della squadra.
Il record di 12 vittorie e 2 sconfitte permette alla compagine redipugliese di guardare dall’alto la classifica, gli avversari sono vicini e non permettono passi falsi
Un buon risultato considerando che il gruppo è stato rimodellato rispetto le stagioni precedenti. Le partenze di elementi importantissimi per lo spogliatoio come Enrico Varin, Alessandro e Gianluca Tonzar e Alberto Luisa e Jordano Collado sono da considerare l’opportunità di ristrutturare l’ossatura della squadra. L’affiatamento tra i ragazzi non manca e l’amalgama si sta sviluppando partita dopo partita sul terreno di gioco e i risultati ne sono la prova.
La squadra viene supportata da un ottimo pubblico in casa, competente e rispettoso, grande in termini numerici e soprattutto in termini di aiuto nei momenti di difficoltà, accolti in un contesto cordiale, con la l’ombra ristoratrice della pineta e i magnifici panini del bar. La twittercronaca permette agli appassionati di seguire la squadra anche da lontano e viene apprezzata moltissimo per il suo cipiglio ironico, leggero e per la rapidità degli aggiornamenti che hanno prodotto un grande numero di assidui seguitori, anche per le partite in casa.
Il girone di ritorno vedrà spesso i Rangers sul campo amico di Redipuglia (cinque domeniche su sette) e le trasferte saranno nel vicino Friuli (contro i Tigers di Cervignano e l’Europa di Bagnaria Arsa).
E le statistiche? Bella domanda.
I numeri descrivono in modo oggettivo gli avvenimenti (quante battute valide, quanti strikeout), non ne descrivono le cause, ossia la ragione degli eventi in oggetto. Per analizzare i dati statistici è necessaria una profonda conoscenza della matematica e del baseball, cosa che si lascia a chi di dovere.
Si invita ad evidenziare l’impegno e la dedizione che i ragazzi hanno dimostrato per arrivare al punto in cui sono oggi: quanti allenamenti hanno fatto, quante serate a cui hanno rinunciato e a quanto la divisa sia sporca alla fine della partita, madida di sudore o macchiata di erba o terra non importa, quello che conta è che i ragazzi abbiano dato tutto quello che era nelle loro possibilità.
Solo in questa maniera, dando il massimo e pedalando a testa bassa, la statistica viene rilegata in secondo piano per lasciare il posto alle emozioni del piacere di vedere un insieme di atleti e amici tra due righe bianche su di un fazzoletto di terra rossa, adornata di verde, con nove casacche rosso-blu che giocano, si abbracciano e gioiscono.
Non resta altro che seguire e sostenere ancora i ragazzi nel corso di questa bella seconda parte di stagione che ci aspetta.
Go Rangers